Menopausa e prevenzione cardiovascolare

La menopausa è la fase della vita femminile in cui si perdono i vantaggi dovuti alla funzione protettiva degli estrogeni. Da questo momento in poi anche la donna è a rischio cardiovascolare, principale causa di morte nel nostro Paese. Ogni anno in Italia, infatti, muoiono più di 230 mila persone all’anno tra ischemie, infarti, malattie cardiache e cerebrovascolari. Le donne sono maggiormente colpite rispetto agli uomini (38,8% le femmine e 32,5% i maschi). La

Quali cambiamenti porta la menopausa?

La menopausa, pur essendo una fase naturale della vita femminile, può portare problemi dovuti alla cessazione delle mestruazioni e dalla ridotta produzione di estrogeni, importanti per la salute del cuore, dei vasi sanguigni, la pressione arteriosa ed il sistema immunitario. Dopo la menopausa possono comparire problemi associati all’apparato cardiovascolare, soprattutto l’ipertensione arteriosa sistemica, l’ipercolesterolemia e il diabete di tipo II, tutti fattori di rischio cardiovascolare che possono causare infarto ed ischemie.

Come fare prevenzione in menopausa secondo le Linee guida per le malattie cardiovascolari elaborate nel 2012 dalla Società Europea di Cardiologia

  • non fumare;
  • non superare il 10% delle calorie giornaliere da grassi saturi (burro, strutto, lardo, olio di palma, olio di cocco, carni grasse. Meglio sostituirli con grassi insaturi come per esempio l’olio di oliva crudo);
  • grassi trans-insaturi (margarine, oli vegetali solidificati per via chimica) non oltre l’1% delle calorie giornaliere, anche se è meglio evitarli del tutto;
  • sale, meno di 5 g al giorno, compreso quello da alimenti industriali;
  • fibre, 30-45 g al giorno da prodotti integrali, frutta e verdura;
  • frutta, 200 g al giorno (2-3 porzioni);
  • verdura, 200 g al giorno;
  • pesce, almeno 2 volte alla settimana, meglio se azzurro (sardine, alici);
  • alcol, non superare 10 g al giorno (per il vino corrisponde ad un bicchiere);
  • prestare attenzione al consumo di uova, che in generale per una persona sana non dovrebbe superare le 4 uova a settimana (comprese quelle presenti in alimenti preparati);
  • Preferire latte e yogurt scremati o parzialmente scremati;
  • attività fisica, se moderata (camminare, pedalare), i benefici si avvertono a partire da 2,5 ore la settimana e diventano massimi con 5 ore la settimana.

La dieta consigliata in menopausa

Limitare gli alimenti di origine animale, ricchi di grassi saturi, e i carboidrati raffinati. Preferire una dieta a base di alimenti vegetali naturalmente ricchi di fibre (cereali integrali, verdura, frutta). Praticare attività motoria in modo regolare (30-60 minuti al giorno). Monitorare periodicamente la funzionalità cardiaca. Un alimento da tenere in considerazione è la melagrana. Il consumo regolare di 1 bicchiere di succo di melagrana al giorno previene la formazione delle placche di aterosclerosi nei vasi arteriosi. Sono soprattutto i polifenoli a svolgere una potente azione antiossidante che inibisce la sclerosi vascolare.

L’importanza degli omega 3 in menopausa

Questi acidi grassi essenziali svolgono un fondamentale ruolo di protezione nei confronti di molecole dannose per l’organismo contrastando il processo infiammatorio, riducendo il tasso di trigliceridi e fluidificando il sangue. Complementi nutrizionali contenenti Omega-3 sono ormai largamente utilizzati anche dallo specialista cardiologo per la loro documentata attività protettiva. Attenzione alla scelta degli integratori! Non scegliamo in base al prezzo ma leggiamo attentamente l’etichetta. La dose giornaliera minima raccomandata per una popolazione adulta sana è di 250 mg di EPA+DHA mentre la dose minima di Omega3 per chi ha sofferto di un attacco cardiaco è di 900 mg. Oltre alla giusta quantità di EPA e DHA è molto importante che l’olio di pesce sia purificato e di alta qualità per evitare la presenza di PCB, diossine, mercurio e altri contaminanti potenzialmente pericolosi per la salute.

Sheline Più contiene Omega-3

La formula completa di Sheline Più per tutti i disturbi della menopausa, contiene Omega-3 che, oltre a portare benefici al sistema cardiovascolare, in sinergia con l’olio di borragine e la Curcuma, attenuano le vampate di calore e le sudorazioni notturne.

 

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Lo zinco è un oligoelemento essenziale

Lo zinco in breve

Lo zinco è l’oligoelemento essenziale della crescita, dell’integrità cellulare e della modulazione del sistema immunitario.

E’ tra gli oligoelementi più abbondanti nel corpo umano, interviene in tutti i metabolismi e nella sintesi degli acidi nucleici.

Promuove la divisione cellulare favorendo il rinnovamento del tessuto cutaneo. E’ indispensabile per la sintesi della cheratina e stimola l’attività degli osteoblasti, cellule che elaborano la sostanza fondamentale del tessuto osseo, il collagene.

Le indicazioni dello zinco in oligoterapia nutrizionale sono numerose:

– gravidanza

Il fabbisogno di zinco aumenta in gravidanza arrivando fino ad un totale di 100 mg. La sua azione è importante per facilitare il parto e per lo sviluppo del cervello fetale.

allattamento

Regola , insieme ad altri sali minerali, le funzioni metaboliche e migliora le difese immunitarie.

– prematurità

Poiché il 60% dello zinco fetale viene assorbito nel terzo trimestre di gravidanza, i neonati prematuri hanno sia carenza di zinco, sia una minore capacità di assimilarlo.

– assunzione di contraccettivi orali

In alcune donne l’uso di contraccettivi ormonali determina un ridotto assorbimento di vitamine e oligoelementi tra cui lo zinco.

acne giovanile, herpes labiale recidivante, smagliature, ferite e piaghe, ustioni, preparazione ad un intervento chirurgico

Lo zinco è molto importante per la salute della pelle in quanto regola l’attività delle ghiandole sebacee, è un antiossidante, è un potente antibiotico ed aiuta l’assorbimento della vitamina A che ha azione antinfiammatoria, normalizzante del sebo e antibatterica.

Ha un ruolo determinante nel processo di guarigione delle ferite.

– malattie infettive

Lo zinco partecipa a svariati processi cellulari vanta proprietà protettive nelle malattie infettive dovute a virus, batteri e funghi. Diversi studi hanno dimostrato che protegge la membrana cellulare dall’ingresso dei virus.

– capelli e unghie

Promuove la crescita cellulare e l’assorbimento di alcune proteine che costituiscono la strutture del capello. Macchie bianche sulle unghie denotano carenza di ferro.

– libido

Mantiene normali i livelli di testosterone nel sangue (importanti per aumentare la libido nella donna in menopausa)

Fonti di zinco sono:

carne e fegato

formaggi e uova

ostriche e aringhe

cereali integrali

piselli

lievito di birra

lattuga

spinaci

semi di girasole, di zucca e di sesamo

La carenza di zinco può portare conseguenze?

È improbabile che una carenza di zinco possa portare gravi conseguenze. Tuttavia, un apporto insufficiente di questo nutriente può indebolire la salute della pelle, portare alla perdita dei capelli, provocare diarrea, infezioni ricorrenti e problemi psicologici. Nei casi più gravi una carenza può portare a ritardi nello sviluppo e nella maturazione sessuale, impotenza o perdita di peso e compromettere gusto, olfatto e guarigione delle ferite. Inoltre una carenza di zinco può aumentare il rischio di carenza di vitamina A.

Alimenti che riducono la disponibilità di zinco

Alcol, cereali raffinati, contraccezione orale e acido fitico (presente soprattutto nelle parti fibrose di cereali e legumi) riducono la disponibilità di zinco.

In particolare l’acido fitico presente nella crusca dei cereali tende a sequestrare lo zinco ma la fermentazione delle farine, come nel processo di panificazione con lievitazione naturale, permette tuttavia alla fitasi di ridurre la concentrazione di acido fitico attivo.

Quali conseguenze può portare un eccesso di zinco?

L’assunzione in eccesso di zinco provoca in genere vomitonausea o diarrea, irritabilità, sonnolenzaanemia e vertigini. Un eccesso di zinco accumulato nel tempo può invece alterare il metabolismo del rame e del ferro, interferire con la salute dei globuli rossi, ridurre il livello di alcuni globuli bianchi e compromettere le funzioni immunitarie. Inoltre troppo zinco può ridurre il colesterolo HDL, quello considerato “buono”, influenzare il funzionamento del cuore e di alcuni enzimi pancreatici.

SHELINE Più contiene zinco

Le molteplici azioni dello zinco arricchiscono l’efficacia di Sheline Più, innovativo integratore naturale e senza ormoni per tutti i disagi della menopausa, i disturbi del ciclo mestruale e il sistema immunitario.

Lo zinco contenuto in questo integratore è lo zinco bisglicinato che ha una maggiore biodisponibilità rispetto ad altre forme cationiche, come ad esempio lo zinco solfato, in quanto viene assorbito su una superficie più estesa dell’intestino tenue. Lo zinco contenuto nella formulazione di Sheline Più aiuta a mantenere la bellezza della pelle, dei capelli e delle unghie. Interviene nel processo di divisione delle cellule e contribuisce alla normale funzione cognitiva, al mantenimento della capacità visiva e alla salute delle ossa. Mantiene inoltre i normali livelli di testosterone nel sangue sostenendo così la libido nella donna in menopausa.

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La vitamina A: che cos’è, a che cosa serve e quando ce n’è bisogno

Che cos’è e a che cosa serve la vitamina A?

La vitamina A appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili ed è presente in natura in diverse forme.
Con il termine vitamina A si indicano sia il retinolo sia i suoi analoghi, detti retinoidi, di cui si conoscono almeno 1500 tipi diversi tra naturali e di sintesi.

Il carotene è una provitamina da cui derivano due molecole di vitamina A. Il beta-carotene ne è la forma più diffusa in natura.

 

Il retinolo: la forma più comune di vitamina A

Il retinolo è una delle forme più comuni e attive della vitamina A e si trova in alimenti di origine animale (fegato, uova, latte). Alcuni vegetali (carote, pomodori, cavoli, spinaci, patate dolci, albicocche, pesche, asparagi, broccoli, arance, papaia, melone) contengono carotenoidi, pigmenti arancioni che il fegato può trasformare in vitamina A.

 

Funzioni biologiche

Le numerose funzioni biologiche della vitamina A riguardano soprattutto la visione e la differenziazione cellulare. La retinaldeide partecipa al meccanismo della visione. L’acido retinoico sembra intervenire nella maturazione embrionale e nella differenziazione di alcune linee cellulari. Per quanto riguarda i carotenoidi, alcuni di essi sono provitamine, specialmente il beta-carotene; altri, come la luteina, sembrano importanti per la funzionalità della macula della retina e altri ancora come composti antiossidanti. Il beta-carotene è necessario per la crescita e i processi di riparazione dei tessuti. Favorisce la formazione di ossa e denti e la normale elasticità della pelle, protegge le mucose della bocca e delle prime vie aeree riducendo il rischio di infezioni.

La vitamina A, come antiossidante, protegge tutte le cellule del corpo. In particolare il carotene, che è lo stadio iniziale della vitamina A, protegge i recettori della visione localizzati nella retina. Partecipa alla sorveglianza immunitaria favorendo la riprogrammazione delle cellule impazzite che potrebbero dare origine al cancro. Assicura la normale lubrificazione delle mucose aeree.

 

Dove si trova ?

Il retinolo, che come abbiamo visto è la forma più comune di vitamina A, è presente soprattutto negli alimenti di origine animale come fegato, burro, formaggio, latte e uova.

Alimenti ricchi in retinolo

AlimentiQuantità di alimentoContenuto in retinolo (UI)
Olio di fegato di merluzzo100 g (10g)85.000 (8500)
Fegato di suino e bovino100 g16.500
Coniglio, frattaglie100 g4550
Pomodoro concentrato100 g2500
Alga nori100 g2485
Carota, succo100 g1353
Carote100 g1148
Pollo, fegatini100 g1087
Patate dolci100 g655
Spinaci100 g576

Nei vegetali ci sono, invece, i carotenoidi, soprattutto in frutta e verdura di colore arancione, giallo e rosso, come il pomodoro, la carota, l’albicocca, l’anguria, i frutti di bosco.

Alimenti ricchi in beta-carotene

AlimentiQuantità di alimentoContenuto in beta-carotene (UI)
Pomodoro concentrato100 g15.000
Alga nori100 g14.910
Carota, succo100 g8115
Carote100 g6888
Patate dolci100 g3930
Zucca gialla100 g3594
Radicchio verde100 g3252
Verdura e legumi surgelati100 g3048
Spinaci100 g2910
Albicocche100 g2160

Quando serve la vitamina A?

La carenza di vitamina A determina inibizione della crescita, deformazione delle ossa, serie modificazioni delle strutture epiteliali e degli organi riproduttivi.

Un’importante alterazione riguarda la funzione visiva. Il retinolo, assieme ai carotenoidi ,suoi precursori, è uno dei fattori indispensabili per la vista in quanto va ad integrarsi nella rodopsina, una molecola presente sulla retina oculare nei bastoncelli.

Una bassa quantità di rodopsina determina anche un minor adattamento alla bassa illuminazione (cecità  crepuscolare o notturna). La carenza grave di vitamina A può causare anche un aumento della mortalità materna in gravidanza.

La vitamina A è contenuta in Sheline Più, nuovo integratore alimentare naturale senza ormoni per il benessere della donna. Sheline Più attenua tutti i disagi della menopausa, i disturbi del ciclo mestruale e sostiene il sistema immunitario. La vitamina A mantiene la bellezza della pelle, contribuisce al normale metabolismo del ferro e rinforza le difese immunitarie.

La vitamina A è in Sheline Più
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Menopausa e ritenzione idrica

La ritenzione idrica è un problema che affligge tante donne ma è in menopausa che si fa sentire con maggiore frequenza e intensità. Le cause sono molteplici ma tante sono da attribuire alle modificazioni ormonali tipiche di questo momento della vita.

In menopausa infatti a causa del calo progressivo degli estrogeni il metabolismo e la microcircolazione perdono efficienza. Il microcircolo e la circolazione linfatica non riescono più ad espellere come prima le scorie prodotte dall’organismo per cui si ha un accumulo di liquidi, la ritenzione idrica.

 

Che cos’è la ritenzione idrica?

Il termine ritenzione idrica indica la predisposizione a trattenere nell’organismo liquidi, che vanno poi ad accumularsi negli spazi interstiziali, cioè quelli tra le cellule.

Questo accumulo causa l’edema, un gonfiore che si evidenzia soprattutto nelle zone del corpo maggiormente predisposte all’accumulo di tessuto adiposo, quali per esempio l’addome (la cosiddetta “pancia”) e gli arti inferiori, in particolare cosce, glutei e caviglie. È un disturbo molto diffuso che colpisce prevalentemente le donne e si presenta spesso in menopausa.

 

Come si forma il ristagno di liquidi?

I liquidi che non sono smaltiti a causa di un’alterata funzionalità del sistema venoso e dei vasi linfatici ristagnano insieme un’ampia varietà di tossine che danneggiano il metabolismo cellulare, già provato dal ridotto apporto di ossigeno.

È facile capire se si è soggetti a ritenzione idrica. Basta premere per qualche secondo con il pollice su una zona del corpo, per esempio sulla parte anteriore della coscia. Se dopo aver tolto il dito, l’impronta rimane ancora ben visibile, molto probabilmente si tratta di ritenzione. È possibile rilevare la ritenzione anche tramite un esame delle urine che evidenzia le concentrazioni dei vari sali minerali, soprattutto il sodio.

 

Quali sono le cause della ritenzione idrica?

Le principali cause di ritenzione idrica sono:

  • Alimentazione scorretta, ricca di alimenti salati o contenenti caffeina e povera di proteine;
  • Scarsa attività fisica;
  • Abuso di fumo o alcool;
  • Cattivo funzionamento della circolazione venosa e linfatica;
  • Uso prolungato di farmaci tra cui antinfiammatori, cortisonici, terapia ormonale sostitutiva in menopausa e pillola anticoncezionale;
  • Patologie importanti come disfunzioni cardiovascolari o renali, della vescica o del fegato, ipertensione arteriosa, alterazioni del metabolismo glicemico e resistenza all’insulina giacché essa causa la ritenzione del sodio;
  • Sovrappeso che rallenta la diuresi e quindi contribuisce allo sviluppo della ritenzione idrica;
  • Stare seduti per tante ore in macchina o in aereo può causare gonfiore perché i muscoli si contraggono e piedi e gambe si gonfiano quando il liquido si accumula.

 

Quali sono i sintomi della ritenzione idrica?

I sintomi più diffusi di ritenzione idrica sono gambe gonfie e senso di pesantezza. Sono causati da edemi solitamente non dolorosi, morbidi al tatto, che possono causare la formazione di vere e proprie “fossette”, soprattutto se si ingrassa o se si è soggetti a importanti variazioni di peso. Spesso l’aspetto della pelle cambia diventando più lucida e cambiando leggermente colorazione.

Nei casi più gravi invece può compromettere la capacità di movimento, soprattutto se sono colpite le caviglie, oppure, se si presenta nella zona addominale, la ritenzione idrica può causare disturbi gastrointestinali o perdita di appetito.

 

Qual è la differenza tra cellulite e ritenzione idrica?

Ritenzione idrica e cellulite non sono la stessa cosa. Quest’ultima è infatti un accumulo di adipe localizzato che provoca un effetto estetico disomogeneo, in particolare su cosce e glutei, mentre la ritenzione idrica è un accumulo di liquidi che non sono stati assorbiti.

 

Come si contrasta la ritenzione idrica?

L’alimentazione e lo stile di vita sono le prime armi contro la ritenzione idrica. Molto importante è bere almeno due litri di acqua al giorno, preferibilmente naturale. Per quanto riguarda l’alimentazione, si consigliano alimenti ricchi di acqua, come frutta e verdura.

La frutta ricca di vitamina C è l’ideale, via libera quindi ad albicocche, melone e fragole mentre le verdure più indicate sono quelle che riducono il gonfiore come cicoria e radicchio oppure finocchi e cetrioli. È importante anche tenere sotto controllo la regolarità intestinale mangiando cereali integrali e legumi.

Bisogna evitare il sale, l’alcool, gli zuccheri raffinati, i formaggi e i salumi che, oltre ad essere molto grassi, contengono sale.

Per migliorare la circolazione sanguigna è utile praticare regolarmente attività fisica.

 

La nostra soluzione per la ritenzione idrica e il controllo del peso è l’innovativo integratore alimentare naturale Sheline Slim & Drain di provata efficacia.

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